appunti

Il viaggio inizia con un racconto di qualche anno fa, che racchiudeva un’idea probabilmente abbastanza buona per diventare un buon thriller fantascientifico, una storia ricca di colpi scena, di personaggi strani, di un ritmo a tratti frenetico, di un finale del tutto imprevedibile. Di quelli, insomma, che il lettore divora

giovedì 20 agosto 2009

Ancora vivo (oddio, vivo...)

È il momento ideale per il panico! Mi sono perduto, Andy è andato via, fra due giorni c'è il trasloco, ed è tutta colpa tua!

Woody, Toy Story

Mi sono ricordato di avere un sito. Così ci ho sbirciato dentro e mi sono accorto che l'ultimo post risale all'8 di marzo. E mi è preso un colpo!
Il tempo è volato, tra vendere casa, cercarne un'altra, trovarla, tentare di sincronizzare le due cose, fallire miseramente, ritrovarsi senza un tetto, gestire un traslocatore che non sa più cosa farsene dei miei scatoloni, trasferirsi da un amico supertecnologico che in casa non ha internet, bestemmiare dietro tutti quelli che "siamo in agosto, non puoi pretendere che facciamo i lavori" dopo aver bestemmiato dietro tutti quelli che "sì sì, per agosto abbiamo finito, tranquillo"... Insomma, ancora la casa non è pronta e io sono sfinito. E fuori il termometro segna 40 gradi.
Dite che basta o mi devo pure sentire una merda se dal quell'8 marzo non ho scritto manco dieci righe del romanzo? Il fatto è che sì, un po' mi ci sento lo stesso, ma davvero non ho le energie. Ne riparliamo dopo il trasferimento, che ormai spero sia imminente. Anzi, dopo il 19 settembre, che prima ho da fare una cosina molto solluccherosa che racconto nel prossimo post.

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