Nello scorso week end mi sono ricordato cosa significa parlare di fantascienza di fronte a un gruppo di persone (un bel gruppo, più numeroso e attento del solito). Devo ringraziare la biblioteca di Breda di Piave, Donata e il marito (a proposito, il libro sugli archetipi è "Il viaggio dell'eroe" di Chris Vogler, Dino Audino Editore) ed Elisa per l'organizzazione, l'ospitalità e soprattutto la fiducia che mi hanno mostrato, dandomi l'opportunità di gestire due serate in completa autonomia.
Credo (spero) che siano venuti fuori due incontri interessanti. Per quanto mi riguarda sono tornato a casa (nonostante un'auto che mi tormenta e che per l'occasione si è trasformata in un trattore a cingoli) con la voglia di riprendere da dove avevo lasciato.
C'è un romanzo fermo a un terzo della sua storia. Dovrò ripartire da lì e guidare i personaggi fino alla conclusione. Mi sembra un'impresa titanica, spero solo che sia un effetto amplificato dalla ruggine che si è accumulata negli ultimi sei mesi e che ora devo scrollarmi di dosso.
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