Il viaggio inizia con un racconto di qualche anno fa, che racchiudeva un’idea probabilmente abbastanza buona per diventare un buon thriller fantascientifico, una storia ricca di colpi scena, di personaggi strani, di un ritmo a tratti frenetico, di un finale del tutto imprevedibile. Di quelli, insomma, che il lettore divora
Maggiordomo del Copacabama: Ce ne stiamo fregando della trama, signore?
Tom: Precisamente. Ognuno per sé e Dio per tutti.
Maggiordomo: Allora non porto più la gente ai tavoli, posso fare quello che ho sempre sognato di fare! [Si mette a ballare il tip tap]
Woody Allen, La rosa purpurea del Cairo
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