Il viaggio inizia con un racconto di qualche anno fa, che racchiudeva un’idea probabilmente abbastanza buona per diventare un buon thriller fantascientifico, una storia ricca di colpi scena, di personaggi strani, di un ritmo a tratti frenetico, di un finale del tutto imprevedibile. Di quelli, insomma, che il lettore divora
Etichette: chiacchiere, trama
Certo, meglio risolvere subito tutti i possibili non sequitur scientifici. Però l'idea è potente, molto potente.
Al lavoro!
'gnorsì! :-)
Comunque non mi preoccupano più di tanto i "non sequitor", come dici tu (quanto avrei voluto fare latino... non sapevo manco cosa volesse dire quest'espressione). Quando si parla di fantascienza, l'errore più grosso che può fare un autore è voler spiegare scientificamente l'idea.
In Star Trek non mi sembra venga spiegato come funziona il teletrasporto, e per questo funziona. Se l'autore avesse voluto farlo sarebbe entrato in un giro di schiaffi, proprio perché (per le conoscenze che abbiamo ora) è impossibile.
Idem con il software umano.
Le domande che più mi preoccupano, invece, sono: come sono fatti questi individui, cosa possono fare, cosa li muoverà, perché? Ecco, qui sarà dura...
Filo a lavorare ;-)
Io ti ricordo solo che, in tempi non sospetti e goderecci, redassi l'anagramma del tuo nome. Inquietante e/o stupefacente come ti leghi al destino di questo romanzo.
EMANUELE TERZUOLI
IO, ELEMENTARE ZULU
p.s. Sicomoro m'informa che Sicomoro è morto.
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