Dopo l'idea di scrivere un romanzo (sto parlando sempre di quattro anni fa) mi arrivò anche la proposta di uno scrittore di farlo a quattro mani, la qual cosa conferì alla mia idea di fondo una bontà ancora più nitida e rassicurante. Una proposta che allora mi sembrò irresistibile, dal momento che non sto parlando di uno scrittore esordiente. Mi sembrò una ricchissima opportunità di arrivare alla grande editoria passando per una via breve, sempre che fossimo riusciti a portare in fondo il progetto, e soprattutto di imparare moltissimo di un mestiere che restava tutto da scoprire.
Così accettai.
Iniziammo a figurarci alcune possibili trame, dei personaggi, una serie di colpi di scena... Poi abbiamo cambiato, ricominciato da capo, ricostruito. Tutto è sempre andato nella direzione di un thriller classico, pieno di poliziotti e indagini.
Dopo una breve foga iniziale, è passato un tempo ragionevole per affermare che quel proposito sia finito nel dimenticatoio (entrambi abbiamo passato gli ultimi anni a fare molte altre cose) e di quello che avevamo pensato insieme non è rimasto praticamente nulla.
Riparto dalla mia idea originale (che continuo a pensare meriti di essere sviluppata) e da questo gigante nero che vedo sin dai tempi del racconto. Non so niente di polizia, di indagini, di metodi... finirei solo per scopiazzare i vari CSI, NCIS, Law & Order e chi più ne ha più ne metta.
Quindi questo romanzo non avrà niente in comune con ciò che sarebbe potuto essere, ma questo non significa che tutte quelle nostre chiacchiere non siano state preziose.
Lo sono state, per mille ragioni.
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